2018
Nei primi due mesi del 2018 il consumo di formaggio italiano all’estero è aumentato dell’8% rispetto all’anno precedente, durante il quale ne sono stati consumati ben 412 milioni di chili. I dati Istat sono stati presi in esame da Coldiretti, l’analisi è poi stata diffusa il 1 giugno in occasione della Giornata Mondiale del Latte indetta dalla Fao.
A sottolineare ancor di più il successo italiano è il fatto che i francesi sono tra i principali consumatori dei formaggi del nostro Paese. Quasi il 20% delle esportazioni complessive infatti è destinato alla Francia, paese notoriamente molto forte sul settore caseario. Significativo poi che le importazioni di formaggi francesi in Italia siano nettamente inferiori riaspetto alle esportazioni.
Dai dati presi in esame da Coldiretti emerge in realtà che la tradizione casearia italiana è in voga anche in molti altri paesi, per esempio l’Olanda, dove l’export è aumentato addirittura del 19%.
In cima alla classifica dei più esportati c’è senza dubbio il Grana Padano, che guida anche la lista dei 51 formaggi che hanno ottenuto il riconoscimento da parte dell’Unione Europea come denominazione di origine protetta o indicazione geografica protetta. Con il Grana Padano ci sono poi Pecorino Romano, Gorgonzola, Parmigiano Reggiano e Mozzarella di Bufala Campana.
La Coldiretti evidenzia come la crescita dell’esportazione sia in realtà solo un segnale di quanto il settore caseario in Italia si stia riprendendo: in seguito all’obbligo per legge (entrato in vigore in italia il 19 aprile 2017) di indicare nell’etichetta la provenienza del latte, infatti, il mercato si è rivitalizzato e molte stalle hanno potuto evitare la chiusura. Le prospettive per questo settore sembrano quindi essere rosee.
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